Al via i lavori del convegno "Quali mari italiani?"

Lecce, 4 Novembre. Cesare Corselli, presidente del CoNISMa e Ferdinando Boero "padrone di casa" della ULR dell’Università di Lecce hanno inaugurato questa mattina i lavori del 6° convegno CoNISMa "Quali mari italiani?". "Questa che si propsetta oggi – ha spiegato Corselli – è forse l’ultima opportunità di gettare le basi, finalmente, per una politica di ricerca coordinata nel settore del mare che coinvolga tutte le risorse attive italiane del mondo scientifico, politico, e dell’ambientalismo".

I dati presentati dal presidente del CoNISMa Cesare Corselli dimostrano che il nostro Paese è al primo posto per numero di ricerche e di pubblicazioni sul Mar Mediterraneo. La comunità scientifica esprime grandi potenzialità ed eccellenza, nonostante l’assenza di progetti strategici su scala nazionale per l’esplorazione dell’ambiente marino.

"Il Mediterraneo – ha spiegato Corselli – oggi è tornato al centro di interessi globali e l’Italia, con gli altri paesi del Bacino, non solo europei, deve trovarsi pronta ad affrontare le ricadute che questo ruolo comporta". "Adesso è il momento di lavorare insieme per il Mediterraneo e di trasferire i dati della ricerca al potere politico ed ai cittadini – ha fatto eco il Direttore generale del Ministero dell’Ambiente Aldo Casentino – che chiede espressamente al CoNISMa di costruire il raccordo tra politica e ricerca e di lavorare per rendere omogenei i dati di quest’ultima a livello internazionale, affinché possano essere aggregati”. “Bisogna rispondere alla domanda “Quali mari italiani?” – ha continuato Casentino – per porsi presto quella più complessa "Quali mari europei?".