Ci ha lasciato, oggi, Annibale Cutrona, per tutti Ninì, che il prof. Faranda volle alla direzione del CoNISMa dal 2001, divenendo, negli anni, sinonimo del consorzio stesso. Con Faranda, aveva condiviso l’esperienza cilena dove tra il 1989 ed il 2003 aveva affinato le sue doti manageriali nella gestione del progetto di cooperazione allo sviluppo denominato EULA BIOBIO, un impegno di cooperazione di enorme complessità con l’obiettivo primario della pianificazione del bacino del fiume Biobio e dell’area marina antistante interessata dal riversamento delle acque di questo fiume.
Nato a Roccella Jonica il 2 gennaio del 1959 e laureatosi in Ingegneria al Politecnico di Torino, Annibale ha dedicato la sua intensa attività lavorativa interamente alle Scienze del Mare divenendo un punto di riferimento per gli oltre 700 afferenti del CoNISMa che in lui hanno trovato un capace organizzatore ed un insuperabile problem solver che difficilmente potrà essere eguagliato.
La sua vita professionale, dopo la laurea, era iniziata in Costa Rica, nell’ambito di un programma gestito dall’ICU (Istituto per la Cooperazione Universitaria), al termine del quale l’esperienza acquisita fu messa a profitto per il coordinamento operativo del nuovo progetto universitario ideato dal Prof. Faranda. Così iniziava un sodalizio che sarebbe durato molti anni, sia professionale, lavorando fianco a fianco prima come direttore del progetto Eula Cile e poi come Direttore del CoNISMa, sia umano ed amicale.
Proprio le sue capacità empatiche lo resero una figura di riferimento per i 60 ricercatori italiani di varie discipline e per i 110 cileni che tra il 1989 ed i 1993 lavorarono fianco a fianco all’elaborazione di un modello di intervento nel quale, oltre l’analisi territoriale di dettaglio, era presente, con significativa incidenza, la formazione di risorse umane a vari livelli: dottorati di ricerca, specializzazioni, scuola di tecnici. In quell’ambito fu costituito il CENTRO EULA nel campus dell’Università di Conceptión che ancora oggi opera costantemente ed attivamente nel settore delle Scienze Ambientali con successo e con capacità di mantenere un ampio organico interamente finanziato con le attività dei vari componenti.
Il successo della formula applicata da Faranda e Cutrona al progetto Eula e l’evoluzione tra gli anni ‘80 e ‘90 della ricerca e della formazione in campo ambientale nelle università italiane (in numerosi atenei fu istituito il corso di laurea in Scienze Ambientali), furono la base di partenza per l’ideazione del CoNISMa, un unico soggetto, cioè, che raccogliesse tutte le competenze in materia di Scienze del Mare delle università italiane.
Dal 2001 Annibale è stato alla direzione del CoNISMa, composto inizialmente da 23 università alle quali afferivano molti dei ricercatori precedentemente coinvolti in Cile. Furono anni di entusiastica partecipazione ed espansione delle capacità di ricerca nell’ambito delle Scienze del Mare che culminarono nel progetto più ambizioso del prof. Faranda, quello della costruzione di una nave oceanografica a disposizione dei ricercatori universitari: l’Universitatis.
Dopo l’intuizione di Faranda, Annibale Cutrona ha portato avanti incessantemente l’opera di valorizzazione dei Consorzi Universitari di Ricerca tematica come strumento a servizio delle Università per i quali ha ideato una rete di rappresentanza presso le istituzioni interessate.
Annibale ha diretto con polso fermo il Consorzio anche nella trasformazione della ricerca conducendolo nelle acque della internazionalizzazione della ricerca e portandolo a numeri da record con circa 60 progetti attivi ogni anno, un terzo dei quali europei, nell’ambito dei quali vengono contrattualizzati (assegni di ricerca, borse di studio, collaborazioni a progetto ed occasionali, incarichi professionali), circa 200 persone, nella maggioranza giovani ricercatori, con una valore della produzione costantemente in crescita.
Oggi il CoNISMa Conta 36 università aderenti, oltre 700 afferenti ed un ufficio di Roma che nel suo direttore ha sempre avuto non solo un’abile guida, un infaticabile lavoratore ed un maestro di organizzazione, ma soprattutto un amico sincero e premuroso, sempre partecipe insieme alla moglie Lourdes delle esigenze e delle fatiche di ognuno. A lei ed alle splendide figlie Rocio e Floria va il nostro abbraccio più affettuoso.
