Ora se tutto ciò è il risultato del taglio del 40% rispetto al budget richiesto, budget che evidentemente non sarà stato calcolato a caso, ma avrà dovuto tener conto anche della realtà economica locale dalla quale attingere il cofinanziamento, è evidente che, nella rimodulazione, si andrà a tagliare una parte di attività e di spese ritenute di non fondamentale importanza per il conseguimento dei risultati scientifici del progetto. Però, a quanto risulta, questa rimodulazione non solo economica del progetto, non sarà soggetta ad una ulteriore verifica scientifica da parte della commissione a confermare, che malgrado la rimodulazione, il progetto è ancora degno di essere di Rilevante Interesse Nazionale. Forse però è meglio così perché se no il finanziamento slitterebbe di un altro periodo temporale non quantificabile. Alla fine ottenuto il riconoscimento di essere di Rilevante Interesse Nazionale, il progetto, grazie alla buona volontà dei ricercatori verrà portato in qualche modo a termine, con buona pace anche degli atenei che a fronte del taglio del 40 % sui costi del progetto vedranno ridotta la cifra del loro cofinanziamento con un respiro di sollievo da parte degli amministratori, del consiglio di amministrazione e dei rettori. A noi abitanti degli abissi non resta altro a questo punto che verificare quanto della manna elargita riguarderà la ricerca in mare, ma già sappiamo che essendo il bacino mediterraneo profondamente oligotrofico, pochissima se non nulla della benefica elargizione raggiungerà il blue profondo. Poca manna dal cielo, il nuovo miracolo italiano.