E’ recentemente uscito il volume Le aree marine protette nella prospettiva europea che suggerisce prospettive per la sostenibilità mediterranea attraverso gli strumenti giuridici esistenti

Le aree marine protette, sulla scia delle più recenti istanze internazionali, non rappresentano più, o solo, uno strumento di tutela settoriale e limitato alla protezione di singoli ecosistemi, ma un elemento centrale delle nuove politiche di conservazione, rappresentando in nuce quella forma di tutela dell’ambiente e dei suoi equilibri scevra da qualunque finalità utilitaristica e nella quale l’interesse naturalistico assume una posizione di supremazia sugli altri interessi pubblici e privati.

Partendo da una ricostruzione storica e funzionale delle prime iniziative dirette a individuare e proteggere zone di mare per scopi fondamentalmente utilitaristici legati alla ripopolazione della fauna ittica, Nicolò Carnimeo, professore di diritto della navigazione all’Università di Bari, nel suo lavoro (Le aree marine protette nella prospettiva europea , Cacucci Editore, Collana del Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture, 2024 Euro 35,oo) esamina accuratamente elementi identificativi delle aree sottoposte a tutela comparando da un punto di vista giuridico le diverse realtà in atto, al fine di ricostruzione una fattispecie unitaria per la tutela dell’ambiente marino conforme alla Strategia europea sulla biodiversità per il 2030 che ha l’obiettivo di proteggere in modo efficace almeno il 30% della superficie terrestre e il 30% del mare, di cui almeno un terzo soggetta a un regime di stretta protezione.

Si tratta di una sfida ambiziosa nella quale le parole “sinergia mediterranea”, basata sulla cooperazione, fanno il pari con “sostenibilità mediterranea” nel senso più profondo del Goal 14 dell’Agenda 2030. Fortunatamente, esiste una Politica Marittima Integrata (PMI) attraverso cui tutte le normative che si occupano della tutela dell’ambiente e della regolazione delle attività marine sono collegate fra loro e sembrano convergere verso un obiettivo che per realizzarsi deve rafforzare la cooperazione fra gli Stati nell’ambito marittimo.