Il Prof. Nando Boero della ULR di Lecce ha presentato a Stelle di Mare lungo il Fiume l ’iniziativa ”Occhio alla medusa”, promossa dalla CIESM e sostenuta da CoNISMa e MAREVIVO. L’obiettivo e’ avere la “situazione meduse” in tempo reale per creare una mappa e studiare il fenomeno. Sono 14 le specie disegnate in dettaglio nel manifesto allestito da Fabio Tresca a partire dalle splendide tavole di Alberto Gennari: 5 con la scritta rossa per indicare che sono urticanti e 9 con la scritta bianca (innocue). Si chiede in modo schematico e molto comprensibile di inviare una e-mail a boero@unisalento.it indicando: il nome della medusa (che si può ricavare dal disegno), il luogo di osservazione (per questo il Mediterraneo è stato suddiviso in tante caselle numerate), la formazione (se avvistamenti singoli o in gruppi) e la distanza approssimativa tra le meduse per capirne la concentrazione. In effetti, gli organismi rappresentati non sono tutti meduse, ma il grande pubblico chiama “meduse” tutti gli organismi gelatinosi e sarebbe stato troppo difficile spiegare le differenze tra meduse vere e proprie, e i sifonofori (Physalia), gli idroidi (Velella), gli ctenofori (Mnemiopsis) e i taliacei (Salpa) raffigurati nel poster.

Diverse le specie di questi organismi gelatinosi che vagano nelle nostre acque: se quest’anno uno dei primi grandi avvistamenti riguarda la Velella velella, innocua per l’uomo, al largo della Corsica qualche esemplare della pericolosa caravella portoghese ha colpito le prime vittime: tre bagnanti hanno conosciuto i dolori prodotti dal suo terribile veleno che in casi estremi può causare la morte. In Adriatico, invece, preoccupano i primi avvistamenti della Mnemiopsis la cui presenza è spesso accompagnata da un drammatico declino degli stock ittici: in Mar Nero quando arrivò questo ctenoforo alieno che mangia uova, larve di pesci e i crostacei di cui si nutrono, la pesca crollò in poco tempo. In tutto il mondo, da qualche anno, la percezione è che i pesci siano sempre meno (e le statistiche di pesca lo confermano) e che aumenti, invece, il plancton gelatinoso.